
27 Mar Quanto costa una pergotenda e quali sono gli incentivi che ci permettono di risparmiare
Stiamo per scegliere se installare una pergotenda, e ovviamente la prima domanda che ci poniamo riguarda il prezzo relativo non solo al costo del manufatto, ma anche alla manodopera necessaria per installarla.
Quali sono i fattori che possono influenzare il prezzo di una pergotenda?
I fattori che possono influenzare il prezzo di una pergotenda sono molteplici. Bisogna considerare, infatti, che in base al tipo di materiale e agli optional tecnologici il prezzo può subire delle variazioni.
Per semplificare la questione, vediamo quali sono gli elementi che possono far variare il prezzo:
- il materiale – una pergotenda può essere in legno o in alluminio, quindi il costo può essere influenzato innanzitutto dal prezzo della materia prima;
- dimensioni della pergotenda, che può essere a una o più campate e a partire da dimensioni contenute 200X250, fino alle più grandi di 500X650 m;
- la copertura – può essere realizzata con teli di diversa tipologia che possono risultare più o meno performanti;
- il design – nel caso in cui si richieda l’installazione di una pergola di design con particolari decorazioni e rifiniture che possono avere un costo.
- sistema motorizzato – se uniamo alla nostra pergola la possibilità di aprire il tetto tramite un sistema motorizzato, comandato da un telecomando, questo è un altro plus che può influenzare il costo della pergotenda;
- sistemi di illuminazione integrati – la pergola può essere dotata di un sistema di illuminazione che consente di godere dello spazio esterno anche nelle ore serali e notturne, attraverso una diffusione di luci dall’alto e dai piantoni;
- kit pluviali e sensori di pioggia e vento – i fattori atmosferici possono essere imprevedibili. È sempre consigliabile installare un kit pluviale per favorire il decorso delle acque e dei sensori che permettono di aprire e chiudere il tetto in base alle condizioni atmosferiche.
Come abbiamo visto sin qui, sono diversi i fattori che possono far variare il costo di una pergotenda. Per questo, per ottimizzare al meglio il proprio investimento, è necessario effettuare un preventivo dettagliato per capire quale sia la soluzione che consenta di ottenere personalizzazione, efficienza e funzionalità.
Pergotenda: si può risparmiare con l’Ecobonus?
Per il 2022 è stato riconfermato l’Ecobonus, che consente di ottenere una detrazione del 50% sulle schermature solari mobili. La detrazione può essere applicata agli edifici esistenti con un importo massimo agevolabile pari a 60.000 euro. In tale importo è compresa anche la posa in opera della pergotenda.
Per ottenere il bonus è necessario che le spese affrontate siano state effettuate nell’arco temporale che va dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022.
La detrazione viene applicata sull’imposta lorda sui redditi. In particolare, per le persone fisiche si tratta di una detrazione IRPEF, mentre per i titolari di redditi di impresa o professionali parliamo di detrazione IRES. In entrambi i casi la somma del 50% verrà ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Bisogna anche considerare che se l’importo annuo della detrazione eccede l’imposta lorda annua, allora non sarà possibile richiedere un rimborso o un credito d’imposta per la somma eccedente.
Hanno diritto all’accesso all’Ecobonus tutte le schermature solari tecniche. In questa definizione rientrano anche pergole bioclimatiche e pergole.
La detrazione si applica alle pergotende addossate, ma non tutte le esposizioni possono godere del beneficio. L’acquisto e l’installazione di prodotti che vengono collocati in immobili con esposizioni con orientamento a NORD, NORD-EST e NORD-OVEST, per esempio, non sono agevolabili con l’Ecobonus.
Come abbiamo accennato, anche le spese professionali necessarie per la messa in opera degli interventi sono detraibili. I pagamenti che attestano l’acquisto e l’installazione dell’opera devono essere effettuati mediante metodi tracciabili.
Infine, trattandosi di un’opera che andrà a migliorare l’efficienza energetica della tua casa, allora è necessario inviare all’ENEA, entro 90 giorni dalla fine dei lavori,
la documentazione fornita dall’azienda installatrice e le fatture relative all’acquisto e posa in opera della pergotenda.
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